Il Castello di Vicovaro, ossia Palazzo Cenci Bolognetti, sorge come un emblema storico e architettonico del Lazio, fondendo magistralmente il fascino medioevale con eleganza rinascimentale. Situato nella pittoresca cornice di Vicovaro, a circa 50 km da Roma, il castello fu dimora di illustri famiglie nobiliari come gli Orsini, i Bolognetti e i Cenci.
La struttura ha il privilegio di aver ospitato figure papali del calibro di Gregorio XVI e Pio IX, che ne omaggiarono la magnificenza con visite solenni. Le sue sale principali, come la Sala Orangerie e la Sala del Granaio, continuano a essere un polo di attrazione per eventi di grande risonanza. Ambienti capaci di accogliere centinaia di ospiti in un’atmosfera ricca di storia e bellezza.
Le mura del Castello inglobano i resti della storica Rocca Orsini, caratterizzata da torri imponenti e muri insormontabili che ne narrano l’antica funzione difensiva. Alla fine del ‘600, il feudo passò ai conti Bolognetti, i quali avviarono un’elegante trasformazione del complesso. Incluso l’allestimento di un teatro all’aperto che, ancor oggi, aggiunge un tocco di romanticismo ai suoi giardini.
Come molti castelli di ampie dimensioni, nasconde passaggi angusti, locali e segrete che lasciano intuire avvenimenti misteriosi delle personalità che lo hanno vissuto. Con il tempo, sotto il patronato dei Cenci, il castello ha continuato ad evolversi, pur mantenendo intatte le tracce di un passato tumultuoso.
Oggi, spesso adibito a location per ricevimenti, di notte esercita ancora un fascino misterioso fatto di fiaccole accese, tremolanti al vento, e ombre oscure. Gli interni austeri, i pesanti broccati neri agli infissi, le corazze medievali e gli altri arredi conferiscono al castello una suggestiva aura medievale ancora ben tangibile.
La storia del castello è arricchita da episodi di grande rilevanza storica. Costruito intorno al 1260, rappresentava un bastione fondamentale per il controllo del passaggio lungo la Via Valeria. Arteria di collegamento molto utilizzata da eserciti e bande per compiere invasioni e saccheggi.
Il Palazzo, noto per la sua strategica importanza militare, vide un susseguirsi di eventi bellici e di attività politiche sociali. Come, ad esempio, la resistenza alle truppe di Carlo VIII e l’incontro fra i principali reggenti italiani per pianificare strategie difensive. Il passaggio degli Orsini ai Bolognetti segnò la fine della sua funzione essenzialmente militare, trasformandolo in un simbolo di pace e residenza nobiliare.
Il suo territorio è intriso di leggende, come quello della celebre “Pantasima” – comune ad altri centri minori del Lazio – che si narra apparisse vicino all’edificio. Questo spettro in abiti nuziali sarebbe stato avvistato lungo “Arcu e ju riu”, nell’attuale via Giuseppe Verdi, con il suo aspetto inquietante.
Una visione dovuta probabilmente alla suggestiva luce notturna riflessa dal piumaggio dei barbagianni, che evocava la figura evanescente di una donna in bianco.
Tali storie conferiscono al luogo e al Castello di Vicovaro un’allure di enigma e curiosità, mantenendo viva una cultura di miti che dal passato si trasportano con fascino nel presente.
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