Dal Ristorante Pagnanelli passano le star e cresce la cantina

Il Ristorante Pagnanelli a Castel Gandolfo non è solo un luogo dove gustare piatti prelibati, ma una vera esperienza culturale ed enogastronomica. Aperto dal 1882, il locale, ancora gestito dalla famiglia fondatrice, rappresenta un punto di riferimento per chi vuole immergersi nella tradizione culinaria del Lazio.

Situato sulle sponde del Lago Albano, il ristorante ne offre una vista incantevole, sia dalle ampie vetrate interne che dalle terrazze avvolte da piante rampicanti.

La fama, la tradizione e la buona tavola attirano da sempre i personaggi dello spettacolo e della mondanità.

Una cantina unica per cultura del vino e dei liquori

L’ottima cucina si abbina, nel richiamo del pubblico, a una cantina davvero speciale nella quale per “cantina” intendiamo sia l’offerta di vini che la raccolta di bottiglie.

La famiglia Pagnanelli, con la sua affascinante eredità e la passione per l’ospitalità, ha trasformato il ristorante in un luogo dove ogni cliente è un protagonista. E dove i protagonisti internazionali del cinema e dell’attualità vengono volentieri e lasciano etichette autografate che accrescono il patrimonio enologico del ristorante.

Ci vorrebbe moltissimo tempo sul luogo per leggere tutte le firme collezionate dai Pagnanelli in questa maniera, le foto in pagina ne mostrano solo alcune. Ma in cantina fa gran bella mostra di sé anche una vastissima raccolta di oggettistica del mondo del vino e dei liquori.

Ci troviamo in un locale che quindi ben si presta a occasioni romantiche o celebrazioni speciali, grazie sia all’intimità delle terrazze sia all’ampiezza delle sale.

Una tavola con un ricco menù di lago, mare e monti

Tra i motivi di attrazione del Ristorante Pagnanelli la vasta offerta di piatti per soddisfare tutti i gusti, anche quelli spesso difficili dei VIP sempre alla ricerca di prelibatezze. I quali VIP non mancano di visitare i locali sotterranei, con decine e decine di scaffalature piene di bottiglie conservate orizzontalmente.

Cantine suggestive, scavata nella roccia lavica, e la cui consistenza è stimata essere di oltre tremila varietà di vini e cinquecento di distillati. Bottiglie iconiche che arricchiscono il piccolo museo del vino, di cui abbiamo accennato, sulla storia della produzione vinicola locale.

Nessun problema quindi di abbinamento enologico con ogni tipo di piatto. Dagli antipasti particolari, come la Selezione del pescatore con involtini di pesce spada e calamari ripieni, alle paste fatte in casa. Nelle quali, tra queste ultime, spiccano le Fettuccine alla Papalina, un piatto che esalta la tradizione locale. E che ben s’intona al momento attuale in cui scriviamo queste righe: l’elezione del nuovo papa dopo Francesco.

Chissà se Leone XIV le gusterà.

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A cura de il NETWORK | testo Andrea Franchini | foto Ezio Bocci
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